Come già descritto sulle nostre pagine, la ambiziosa spedizione Transglobal Car Expedition, che sta attraversando la Terra dal Polo Nord al Polo Sud è partita da New York il 10 Gennaio scorso per giungere poi al Polo Nord nella notte tra il 6 e il 7 Aprile.
Da considerare la difficoltà di stabilire il momento in cui si sono trovati alla latitudine 90°00’00” in quanto le lastre di ghiaccio oceaniche, su cui hanno camminato per circa 3700 km, si muovono in continuazione con una velocità considerevole e quindi appena si raggiunge il Polo ci si allontana già da esso se si rimane fermi.
Hanno ripreso il loro viaggio dal Polo verso l’Europa e si sono fermati a Roma il 5 Luglio 2024 per far visita alla Società Geografica Italiana, dove per l’occasione erano state messe in mostra foto di esploratori precedenti e testi dei vari racconti di spedizioni simili. Ha destato particolare interesse una foto del Rowenzori che rappresenterà uno dei prossimi luoghi che saranno raggiunti nella continuazione del loro viaggio verso il Polo Sud, attraverso l’Africa.
La visita a Roma è stata poi occasione della celebrazione, entrando dalla scala del Viminale, all’interno del Centro Ricerche Enrico Fermi ove nella sala conferenze a lui dedicata si sono succeduti vari interventi in cui sono state raccontate le tre imprese senza precedenti raggiunte dalla spedizione.
L'evento "The Transglobal Polar Explorers' Event – Science at the North Pole" aperto al pubblico e organizzato in collaborazione con la Polarquest Association ha visto l'apertura da parte della presidente del Centro Fermi Angela Bracco e un messaggio introduttivo sulle implicazioni etiche di un Artico in scioglimento da parte del consigliere del Norwegian Polar Institute Kim Holmen. E’ poi intervenuto Andrew Comrie-Picard, membro dell'equipaggio e portavoce della spedizione, che ha incantato il pubblico con l'affascinante resoconto del loro avventuroso viaggio da New York a Roma passando per il Polo Nord raccontando le difficoltà del camminare con veicoli su strati di ghiaccio molto sciolti e che l'equipaggio ha dato un contributo significativo alla sostenibilità e alla conoscenza scientifica raccogliendo dati accurati sul campo lungo il percorso, come le prime misurazioni continue dello spessore del ghiaccio a terra lungo la rotta tra Canada, Groenlandia e Polo Nord. Tali dati non erano mai stati disponibili prima, ma sono della massima importanza per valutare lo stato del ghiaccio marino artico, la cui superficie si sta riducendo.
Nei successivi interventi si sono succeduti il fisico Marco Garbini (INFN e CREF), che ha fornito una panoramica della ricerca sulle radiazioni cosmiche, spiegando perché le misurazioni ai Poli della Terra sono significative per la scienza e come il progetto cosmico EEE/PolarquEEEst del Centro Fermi abbia preceduto Transglobal con i primi dati sul livello del mare fino alla latitudine di 82°07'N. Sullo stesso tema è intervenuto James Devine, consulente scientifico per Transglobal e ingegnere al CERN, che ha fornito una panoramica dei rilevatori "cosmi PI" utilizzati dalla spedizione per effettuare la misurazione della radiazione cosmica. Devine ha raccontato anche della costruzione delle quattro unità di rilevamento dedicate (denominate Erebus, Amundsen, Nobile ed Endurance) inserite in un involucro apposito per tale spedizione.
L’astronauta Paolo Nespoli ha poi condotto la sessione successiva sulla scienza polare da satellite e da Terra, raccontando che ha facilitato la collaborazione con le agenzie spaziali europea e italiana ottenendo il loro prezioso supporto alla guida della con i satelliti Sentinel 1 per acquisire immagini dello stato del ghiaccio prima della rotta fino all'86° parallelo e Cosmo Sky Med, fondamentale per i restanti gradi di latitudine fino al Polo Nord. Come riportato da Alessandro Coletta (ASI) e Axel Oddone (e-Geos) i satelliti Cosmo SkyMed sono in grado di acquisire immagini del Polo Nord e del Polo Sud in modo unico grazie all'inclinazione della propria orbita e al suo esteso raggio di visione. Mentre rispondevano alle richieste di immagini dedicate dell'equipaggio, Oddone e Coletta hanno catturato alcune immagini ad alta risoluzione delle auto mentre si trovavano al Polo Nord. Poiché non sapevano quando Transglobal avrebbe raggiunto i 90°N, hanno continuato ad acquisire immagini fino a quando, il 7 aprile 2024 02:08:54 UTC, hanno trovato le 4 auto a soli 820 metri dopo il Polo Nord, alla ricerca di una posizione più sicura. La traccia GPS registrata alle 02:10:00 UTC ha confermato la posizione.
Tommaso Parrinello, mission manager delle missioni ESA Aeolous e CryoSat, ha mostrato l'impatto del riscaldamento globale sui ghiacci polari e le sue possibili conseguenze sulla vita sulla Terra, ricordando come la missione CryoSat abbia fornito il più lungo record climatico misurato da un singolo radar, diventando così il riferimento della missione per la scienza della criosfera. I dati forniti da satelliti come CryoSat sono convalidati e completati da misurazioni come quelle effettuate da Transglobal con gli strumenti a induzione elettromagnetica (EM) forniti da Christian Haas (Università di Brema).
La sessione conclusiva è stata dedicata ai progetti di Citizen Science coordinati da Rosy Mondardini (Polarquest e Università di Zurigo) che la Transglobal Car Expedition sta promuovendo, nel loro impegno a far sì che le comunità locali e scientifiche traggano beneficio dal loro passaggio.
Vedi anche:
Polar explorers at Centro Fermi – Science at the North Pole
Raggiunto il Polo Nord dal team della Transglobal Car Expedition