L’Istituto Geografico Militare portò a termine alla fine degli anni ’90, l’impianto delle famose “tavolette” che, nella scala 1:25.000, hanno rappresentato il riferimento cartografico per l’intero territorio italiano sin dall’unità d’Italia.
Per il suo carattere fortemente dinamico il territorio alla base della Carta Topografica d’Italia, ha subito molte variazioni che, oltre alle adozioni di diversi sistemi di riferimento, riflettono le variazioni antropiche generalmente dovute alle grandi infrastrutture e opere di urbanizzazione. La produzione, ripresa a cavallo del millennio, ha dovuto affrontare budget ridotti che hanno portato alla sospensione di questa attività nel 2014. L’avvento delle nuove tecnologie offerte dal digitale hanno portato a produrre una nuova serie cartografica basata sul taglio di sezioni differenti dalle Tavolette, ma sempre alla scala nominale 1:25.000. Prodotta a partire dal 2022, ha un allestimento cartografico automatico basato sui dati del DataBase di Sintesi Nazionale (DBSN).
Il DBSN, è una banca dati geografica contenente le informazioni territoriali derivate principalmente dai dati geotopografici regionali che sono stati armonizzati e omogeneizzati nella struttura, per renderla omogenea a livello nazionale, mantenendo il livello di dettaglio originario. Non solo, è stata attuata una sinergia con gli altri Enti pubblici nazionali, ad esempio le mappe catastali dell’Agenzia delle Entrate, i dati dell’Istat, dati di altri Ministeri, ed è stata considerata anche l’informazione geografica libera, disponibile sul web, come i dati di Open Street Map (OSM). Laddove l’informazione derivata non era sufficiente sono stati acquisiti direttamente dati da ortoimmagini AGEA. La viabilità è stata aggiornata almeno per i collegamenti principali, i limiti amministrativi sono derivati da quelli catastali curando la congruenza con i confini amministrativi dei comuni e dello Stato; l’edificato è classificato in categorie d’uso principali. Il tutto coronato da un’attività di aggiornamento e normalizzazione della toponomastica che è ancora in atto. I dati rappresentati sono frutto di revisioni sulla base dell’interpretazione di ortoimmagini ma non di rilievi diretti sul territorio.
Il DBSN, in formato vettoriale, è alla base della derivazione della cartografia raster alla scala 1:25.000 con procedure automatiche di generalizzazione cartografica ed applicazione della simbologia definita.
Il sistema di riferimento utilizzato è RDN2008/Italy Zone (Fuso Italia) E-N, EPSG 7794 (in pratica equivalente al EPSG 6875 RDN2008/Italy Zone (Fuso Italia) N-E, ,ma con l'ordine delle coordinate invertito: prima la Est e poi la Nord).
Il DBSN è reso disponibile sotto la Licenza Open Data Commons Open Database License (ODbL) ver. 1.0 e le sezioni, non più “tavolette” a causa del nuovo taglio geografico adottato nel secolo scorso, sono disponibili in formato raster con download sul sito dell’IGM, dietro pagamento dei relativi diritti di copia (ad oggi circa 3 euro a sezione) e vengono rese disponibili con qualche giorno di attesa.
Coprono una superficie di 18 x 14 km con dimensioni totali, comprese le diciture marginali, con una dimensione fisica di 87,5 x 60 cm.
La produzione della carta è completamente automatizzata, senza nessun intervento successivo di editing interattivo. Tale approccio consente con la disponibilità di dati aggiornati e una rigenerazione della cartografia in tempi rapidi.
Possiamo pertanto parlare di mappe fresche e sempre aggiornate anche per la cartografia di base del nostro territorio, che per le sue caratteristiche peculiari e di sfruttamento, è in un continuo e profondo mutamento.
Alla data attuale sono disponibili le cartografie vettoriali e raster delle regioni Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Molise, Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo, Campania e Sardegna, mentre le altre sono in corso di controllo per essere rilasciate a breve termine.
Ogni carta è distribuita in 3 formati: GeoPDF (300 DPI, colori CMYK), GeoTIFF (300 DPI, colori CMYK) e GeoTIFF (300 DPI RGB) senza diciture marginali.
SPECIFICHE DEL DBSN
La struttura del Data Base è basata su specifiche tecniche allineate a quelle previste dalla normativa nazionale (Decreto 10 novembre 2011). Il termine “sintesi” si riferisce alla selezione delle informazioni e alla semplificazione della struttura del database: le specifiche di contenuto del DBSN sono un sotto insieme del "Catalogo dei Dati Territoriali - Specifiche di Contenuto per i database geotopografici" che ha portato alla riduzione da 159 a 91 classi distribuite in 10 strati (di cui ne sono cedibili 74 in quanto le rimanenti non sono state verificate).
Il database DBSN (DataBase di Sintesi Nazionale) dell'Istituto Geografico Militare è reso disponibile sotto la Licenza Open Data Commons Open Database License (ODbL) ver. 1.0 https://opendatacommons.org/licenses/odbl/1-0/.
RIFERIMENTI
- "Catalogo dei Dati Territoriali - Specifiche di Contenuto per i database geotopografici", allegato al D.M. 10 novembre 2011 "Regole tecniche per la definizione delle specifiche di contenuto dei database geotopografici" (Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27/02/2012 - Supplemento ordinario n. 37).
- Decreto Legislativo 24 gennaio 2006, n. 36 e s.m.i. relativo all’apertura dei dati e al riutilizzo dell’informazione del settore pubblico.
NOTE SULLA SIMBOLOGIA
La simbologia della carta in scala 1:25.000 è stata profondamente rivista rispetto alle serie precedenti. Sebbene lo stile affondi le sue radici nella storia IGM, sono stati elaborati aggiornamenti in base alle nuove tipologie di oggetti presenti nelle specifiche tecniche.
La grande ricchezza dei dati di base ha spinto ad una maggiore differenziazione delle simbologie utilizzate: ad esempio gli edifici sono evidenziati per uso: religioso, amministrativo, sanitario, agricolo, commerciale, industriale, militare, etc.
I simboli sono stati rivisti per evidenziarne il loro raggruppamento logico. Ad esempio, in molti casi il "colore" classifica l'oggetto simbolizzato: le componenti amministrative sono state rappresentate in “viola” (limiti amministrativi, municipi, ...), gli oggetti connessi all'elettricità in “blu elettrico” (centrali, linee elettriche, cabine di trasformazione, ferrovie elettrificate), le strutture sportive in colore "rosso" (stadi, campi da tennis, piste sportive varie, etc.), le forme del terreno in “marrone” (curve di livello, argini, scarpate, doline, etc.) e le componenti del trasporto aereo sono state raffigurate in “blu-avio” (aeroporti, eliporti, piste di atterraggio, etc.).
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