L’hub costiero Copernicus mostra una serie di dati di osservazione della Terra, organizzati in prodotti marini, terrestri, climatici e atmosferici.
Queste osservazioni, opportunamente raggruppate in un'unica piattaforma, vengono proiettate su proiezioni cartografiche intelligibili per una visione globale e viste di dettaglio. La diversità dei dati disponibili offre un prezioso archivio per i decisori, e mostra conoscenze scientifiche essenziali per l’elaborazione delle politiche verso il raggiungimento degli obiettivi di adattamento ai cambiamenti causati dal clima e degli ecosistemi.
Questi insiemi di dati possono fungere da volano per proteggere la biodiversità, ad esempio consentendo l’individuazione dei punti caldi della biodiversità, consentendo quindi di migliorare i piani di conservazione in queste aree per quanto riguarda le politiche della pesca e la pianificazione dello spazio marittimo. I dati relativi all’uso del territorio costiero e alle zone ripariali sono essenziali per consentire una gestione coerente del territorio negli ecosistemi marini vulnerabili o in aree particolarmente diversificate.
La crescente preoccupazione per la salute umana e la biodiversità sta espandendo la domanda di monitoraggio dell’inquinamento idrico. Le indicazioni sul crollo della biodiversità possono fungere da meccanismo di allerta per la scarsa qualità dell’acqua e sostenere standard più elevati per il trattamento delle acque reflue urbane. Questi indicatori possono fungere da guida e portare a ulteriori indagini per mantenere la qualità dell’acqua sia di balneazione che potabile. Allo stesso modo, poiché l’inquinamento atmosferico può avere un impatto diretto sui corpi idrici superficiali, il monitoraggio della qualità dell’aria serve anche alla tutela delle risorse idriche. Congiuntamente, il monitoraggio della biodiversità e dell’inquinamento opera verso gli obiettivi della direttiva quadro europea sulla strategia per l’ambiente marino.
Le informazioni rese disponibili nell’hub costiero Copernicus sono uno strumento decisivo per la pianificazione delle infrastrutture, sia a terra che in mare aperto. Nel continente, i dati idrologici abbinati agli indicatori di cambiamento delle precipitazioni consentono di pianificare un’adeguata gestione del rischio di alluvioni, e la portata dei fiumi è preziosa per valutare la capacità di produzione degli impianti idroelettrici e adattare la produzione per mitigare gli effetti di siccità o inondazioni. L’erosione costiera sta diventando una delle principali preoccupazioni e deve essere presa in considerazione per qualsiasi nuova costruzione di infrastrutture. La mappatura offshore dei fondali marini e le informazioni biochimiche supportano la pianificazione dello spazio marittimo per cavi e condotte, mentre la conoscenza delle correnti può aiutare nella scelta di luoghi idonei per l'energia idroelettrica offshore.
Nel complesso, l’hub costiero Copernicus fornisce un’ampia gamma di dati scientifici a supporto delle decisioni cruciali da prendere nei confronti della politica dell’UE sui cambiamenti climatici, rafforzando la nostra capacità di lavorare verso un futuro sostenibile.
La piattaforma, molto semplice da usare è disponibile a questo link:
https://www.coastal.hub.copernicus.eu
Usare la piattaforma è molto sempice e nell'immagine in alto mostriamo una campionatura in 4 località italiane dei cambiamenti del territorio, interpretata automaticamente e scaricata dalla piattaforma in pochi minuti. La descrizione del processo e le informazioni fornite dal sistema sono le seguenti:
Rilevamento dei cambiamenti di copertura/uso del suolo (LC/LU) come parte della componente locale del servizio di monitoraggio del territorio di Copernicus (CLMS), adattato alle esigenze di monitoraggio di una regione importante per l'economia europea come l'area costiera. La mappa dei cambiamenti copre una zona cuscinetto della costa derivata da EU-Hydro. La variazione LC/LU viene estratta dai dati satellitari ad altissima risoluzione (VHR) e da altri dati disponibili. Gli anni di riferimento per la modifica sono il 2012 e il 2018. Le definizioni delle classi seguono la nomenclatura predefinita sulla base della tipologia di ecosistemi di Mappatura e Valutazione degli Ecosistemi e dei loro Servizi (MAES) (dal Livello 1 al Livello 4) e CORINE Land Cover adattato alle caratteristiche specifiche delle zone costiere. La nomenclatura prevede 71 classi tematiche distinte con un'unità minima di mappatura (MMU) di 0,5 ha e una larghezza minima di mappatura (MMW) di 10 m. Per ulteriori informazioni sulla componente locale CLMS fare riferimento a https://land.copernicus.eu/local
Il set di dati principale per l'interpretazione delle immagini visive dell'anno di riferimento 2012 era il set di dati DWH_MG2b_CORE_03 (copertura VHR2 ottica nell'UE 2011-2013) mentre per l'anno di riferimento 2018 era VHR_IMAGE_2018 set di dati (copertura VHR ottica di EEA-39 2017-2019), composto da dati satellitari Pléiades da 2 m, Kompsat 3/3A, SuperView-1 e SPOT-6/7 da 4 m, TripleSat, PlanetScope e Deimos. La nomenclatura è alla base della tipologia MAES degli ecosistemi adattata alle specifiche esigenze di monitoraggio delle zone costiere ed è composta da 71 classi.
Precisione della posizione: inferiore a 5 m (secondo la precisione della geolocalizzazione delle immagini satellitari fornite dall'ESA: inferiore a 5 m RMSE). Precisione tematica (precisione complessiva corretta per l'area): 99,6%. Approccio di valutazione dell'accuratezza: campionamento a punti casuali stratificato con 11619 punti di campionamento. L'interpretazione dei punti di campionamento è stata eseguita sui migliori dati di riferimento disponibili.