ESA - Immagine della settimana: Morfologie della Namibia (05 maggio 2024)

ESA - Immagine della settimana: Morfologie della Namibia (05 maggio 2024)

Questa immagine può ricordare la superficie di Marte, ma in realtà è stata acquisita dalla missione Copernicus Sentinel-2 e ci mostra lo splendido terreno della Namibia nord-occidentale.

L'area qui ripresa comprende parte delle regioni di Kunene ed Erongo, due delle 13 regioni della Namibia. Il fiume Uga, visibile come una linea bianca e tortuosa che taglia il centro dell'immagine, segna chiaramente il confine tra Kunene (a nord) ed Erongo.

Questa immagine a falsi colori è stata acquisita nell'aprile 2024 ed è stato utilizzato il canale nel vicino infrarosso di Copernicus Sentinel-2 per evidenziare la scarsa vegetazione di questo paesaggio desertico estremamente arido. Macchie rosse di vegetazione sono distinguibili lungo il corso principale dell'Ugab.

L'Ugab è effimero, in quanto scorre sopra la superficie del suo letto sabbioso solo pochi giorni l'anno. Tuttavia, le sue acque sotterranee rappresentano un'importante risorsa per la fauna selvatica, tra cui si annovera il raro elefante del deserto.

La Namibia è rinomata non solo per il suo paesaggio spettacolare, ma anche perché fonte di indizi sulla storia del movimento delle placche tettoniche in questa parte dell'Africa.

Diverse caratteristiche geologiche significative sono evidenti questa immagine.

La formazione circolare di colore marrone chiaro sulla destra si distingue dal piano circostante: si tratta Massiccio del Brandberg, una montagna granitica ed uno dei punti più alti della Namibia, raggiungendo quota 2500m. Ha avuto origine durante la frattura del Cretaceo Inferiore, che ha portato all'apertura dell'Oceano Atlantico meridionale.

Nella valle del fiume Uga l'impressionante affioramento visibile con toni del blu è il sistema di torbiditi di Zerrissene, composto da rocce sedimentarie e piegate e che si estende per quasi 2700 kmq.

Il bordo a forma di anello del cratere Messum può essere osservato in basso ed al centro dell'immagine. Contrariamente al suo aspetto, il cratere non si è formato a causa dell'impatto di un meteorite o di un asteroide, piuttosto trae origine da un vulcano collassato. Con un diametro di oltre 20 km, è costituito da due cerchi concentrici di colline che circondano un'ampia conca pianeggiante.

La presenza umana nell'area è minima. Linee rette di colore bianco che attraversano il paesaggio sono strade, un impercettibile promemoria del fatto che questa regione non è però del tutto disabitata.


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Namibian landforms

 

This image may resemble the surface of Mars, but it was actually captured by the Copernicus Sentinel-2 mission, revealing the stunning terrain of northwest Namibia.

The area pictured here includes part of the Kunene and Erongo regions, two of Namibia’s 13 regions. The Ugab River, visible as a winding, white line cutting through the centre of the image, clearly marks the border between Kunene (to the north) and Erongo.

This false-colour image was taken in April 2024 and Copernicus Sentinel-2’s near-infrared channel was used to highlight the sparse vegetation of this extremely arid, desert landscape. Red patches of vegetation are discernible along the Ugab’s main course.

The Ugab is ephemeral, only flowing above the surface of its sandy bed a few days each year. However, its subterranean water serves as an important resource for diverse wildlife, including the rare desert elephant.

Namibia is renowned not only for its spectacular landscape, but also for offering clues to the history of tectonic plate movement in this part of Africa.

Several significant geological features dominate this image.

The circular, light brown formation on the right stands out from the surrounding plane; it is the Brandberg Massif, a granite mountain and, reaching 2500 m, one of the highest points in Namibia. It originated during the Early Cretaceous rifting that led to the opening of the South Atlantic Ocean.

In the Ugab River valley, the impressive outcrop visible in shades of blue is the Zerrissene turbidite system, comprising folded, sedimentary rocks and spanning nearly 2700 sq km.

The ring-shaped rim of the Messum Crater can be seen in the bottom centre of the image. Contrary to its appearance, the crater was not formed by a meteorite or asteroid impact, rather it’s part of a collapsed volcano. With a diameter of more than 20 km, it consists of two concentric circles of hills surrounding a wide, flat basin.

Human presence in the area is minimal. Straight, white lines cutting across the landscape are roads, a subtle reminder that this region is not entirely unpopulated.

[Credits: contains modified Copernicus Sentinel data (2024), processed by ESA - Translation: Gianluca Pititto]

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