ESA - Immagine della settimana: Ghiacciaio Kangerlussuaq (16 gennaio 2022)

ESA - Immagine della settimana:  Ghiacciaio Kangerlussuaq (16 gennaio 2022)

Il ghiacciaio Kangerlussuaq, uno dei più vasti ghiacciai di sbocco di marea della Groenlandia, è mostrato in questa immagine in falsi colori acquisita dalla missione Copernicus Sentinel-1. Kangerlussuaq si traduce ‘grande fiordo’ nella lingua groenlandese ed il suo ghiacciaio fluisce dentro la parte alta del Fiordo di Kangerlussuaq, il secondo fiordo della Groenlandia orientale in termini di dimensioni.

Ciascun satellite Sentinel-1 trasporta una strumentazione radar avanzata, che fornisce immagini della superficie terrestre in condizioni di luce sia diurna che notturna. Il Telerilevamento consente di monitorare la calotta di ghiaccio terrestre e di tenere traccia di tutti gli stadi di modificazione - dal rilevamento di crepe alla rottura di iceberg – come pure di effettuare la misura della copertura di ghiaccio e della deriva degli iceberg.

L’immagine radar di Sentinel-1 combina tre diverse acquisizioni effettuate durante l’estate del 2021 e rende visibili i cambiamenti sul terreno e sulla superficie del mare avvenuti tra le tre date di acquisizione: 4 giugno, 16 giugno e 28 giugno. La varietà di colori descrive il ritiro stagionale dei ghiacci durante questa finestra temporale.

Nella parte alta dell’immagine si può osservare del ghiaccio stabile che appare di colore bianco e che risulta presente in tutte le tre acquisizioni. Ghiaccio e neve visibili solo nelle acquisizioni di inizio estate si possono riconoscere grazie al colore giallo chiaro e non sono presenti nell’ultima acquisizione in quanto disciolti prima di essa. Le differenti ombreggiature di rosso mettono in risalto neve e ghiaccio rilevati solo nella prima acquisizione del 4 giugno. I colori sulla superficie del mare variano in ragione delle correnti e delle dinamiche del ghiaccio marino.

Le ricerche effettuate mediante immagini satellitari suggeriscono che a partire dal 2017 il Kangerlussuaq è entrato in una nuova fase di rapido arretramento ed accelerazione, per cui il suo fronte di ghiaccio si trova ora nel suo punto più arretrato rispetto agli inizi del XX secolo.

A causa dell’incremento della temperatura globale lo scioglimento della imponente copertura di ghiaccio che ricopre la Groenlandia ha accelerato significativamente, contribuendo all’ aumento del livello del mare. Nel corso della sola decade scorsa alcune ricerche hanno rivelato che si sono sciolti 3,5 trilioni di tonnellate di ghiaccio della calotta della Groenlandia, riversandosi dentro l’oceano: abbastanza da ricoprire il Regno Unito di 15m di acqua da scongelamento.

Utilizzando i dati provenienti dalla missione ESA CryoSat la ricerca mostra che eventi estremi di scioglimento del ghiaccio in Groenlandia sono diventati più frequenti e più intensi nel corso degli ultimi 40 anni, elevando il livello delle acque marine ed il rischio di inondazione su scala mondiale.

L’aumento del livello dei mari aumenta il rischio di inondazioni per le comunità costiere di tutto il mondo, danneggia l’ecosistema marino dell’Oceano Artico ed al contempo altera gli schemi di circolazione atmosferica ed oceanica, con impatto sulle condizioni meteorologiche nel mondo.

Le osservazioni dallo spazio del deflusso dalla Groenlandia possono essere utilizzate per verificare come i modelli climatici simulino lo scioglimento della calotta di ghiaccio, permettendo così di migliorare le previsioni su come la Groenlandia contribuirà in futuro all’innalzamento del livello dei mari.

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Kangerlussuaq Glacier


The Kangerlussuaq Glacier, one of Greenland’s largest tidewater outlet glaciers, is pictured in this false-colour image captured by the Copernicus Sentinel-1 mission. Meaning ‘large fjord’ in Greenlandic, the Kangerlussuaq Glacier flows into the head of the Kangerlussuaq Fjord, the second largest fjord in east Greenland.

Each Sentinel-1 satellite carries an advanced radar instrument giving us a day-and-night supply of images of Earth’s surface. Remote sensing allows us to monitor ice sheets across the globe and keep track of all calving stages – from rift detection to iceberg breakaway – as well as measure ice cover and drifting icebergs.

This Sentinel-1 radar image combines three separate acquisitions during the summer of 2021 and shows visible changes on the ground and sea surface between three acquisition dates: 4 June, 16 June and 28 June. The array of colours represents the seasonal retreat of ice during this time.

At the top of the image, stable ice can be seen in white and is present in all three radar acquisitions. Ice and snow visible only in the early-summer acquisitions can be seen in bright yellow and are not present in the last acquisition as they have melted by this time. The different shades of red highlights ice and snow detected only in the first acquisition captured on 4 June. Colours on the sea surface vary owing to surface currents and sea ice dynamics.

Research using satellite imagery suggests that since 2017, Kangerlussuaq has entered a new phase of rapid retreat and acceleration, and its ice front is now at its most retreated position since the early 20th century.

As global temperatures increase, the melting of the massive ice sheets that blanket Greenland has significantly accelerated, contributing to sea-level rise. Over the past decade alone, findings have revealed that 3.5 trillion tonnes of ice have melted from the Greenland ice sheet and spilled into the ocean – enough to cover the UK with meltwater 15 m deep.

Using data from ESA’s CryoSat mission, the research shows that extreme ice melting events in Greenland have become more frequent and more intense over the past 40 years, raising sea levels and the risk of flooding worldwide.

Raised sea levels heighten the risk of flooding for coastal communities worldwide and disrupt Arctic Ocean marine ecosystems, as well as altering patterns of ocean and atmospheric circulation – which affect weather conditions around the planet.

Observations of Greenland runoff from space can be used to verify how climate models simulate ice sheet melting which will allow improved predictions of how much Greenland will raise the global sea level in the future.

(Fonte: ESA - Image of the week: "Kangerlussuaq Glacier". Traduzione: Gianluca Pititto)


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