Intergeo di quest'anno, tenutosi a Stoccarda dal 24 al 26 settembre scorso, pur confermando il suo ruolo di fiera leader per il settore geospaziale con una partecipazione internazionale composta da 579 espositori e oltre 17.000 visitatori provenienti da 121 paesi e circa 800 presenze alla Conferenza, ha stimolato i partecipanti ad affrontare le nuove sfide di un mercato che si sta evolvendo velocemente.
Le discussioni e gli scambi hanno chiarito che il settore dei geodati è il motore trainante attuale e le tecnologie per la loro acquisizione e gestione sono quelle vincenti presentate da aziende che affrontano le stesse sfide: dalle tecnologie dei droni alle soluzioni di intelligenza artificiale, dal 3D, al BIM al Digital Twin. Non dimenticando però che la base di tutto ciò è nella geodesia, la geoinformatica e la cartografia, tutte viste con approcci innovativi.
Nelle Conferenze si sono trattati problemi di livello globale, come in particolare gli argomenti relativi alla modellazione delle informazioni edilizie (BIM), ai sistemi di geoinformazione (GIS), alle smart city, alle soluzioni marittime, all'intelligenza artificiale (AI) e ai sistemi senza pilota. I momenti clou della Conferenza hanno visto personalità di settore ed oltralpe, come il Prof. Frank Dickmann (Bochum), che ha parlato dell'attuale ed entusiasmante argomento "Mappa e cervello: le opportunità delle scoperte delle scienze cognitive per la cartografia".
Si è notata l'assenza di uno dei più grandi attori del settore, Topcon, mentre dal punto di vista del contributo tutto italiano è da rimarcare la forte presenza nel settore software per BIM e IA, derivato dalla esperienza nelle Pubbliche Amministrazioni, in particolare Acca Software.
Il mercato non splendido del momento, specialmente a livello europeo, non ha smorzato l'interesse da parte dei partecipanti, che anzi sono confluiti con la massima aspettativa, ma probabilmente la mancanza di vere novità nella tecnologia di settore è il gap fondamentale riscontrato. Se escludiamo i sistemi laser e le conseguenti nuvole di punti o l'imaging per la fotogrammetria, non si vedono all'orizzonte, almeno per oggi, vere rivoluzioni tecnologiche. Il generale andamento dell'economia e forse la stanchezza degli attori che spesso non trovano soluzioni adatte al loro paese di provenienza trattandosi di una fiera si itinerante, ma sempre e solo in Germania, è il probabile gap da aggirare nel futuro.
Saremo felici di accogliere altre testimonianze dei partecipanti italiani, che potranno essere di valido contributo e saranno riportate in calce a quest'articolo, se indirizzate alla nostra redazione via email: