Si è conclusa da poco la settimana dedicata alla fase di test e alle verifiche su strada del progetto MALIBU, il progetto cofinanziato da ESA nell'ambito del Programma ARTES 4.0 BUSINESS APPLICATIONS.
L'installazione dell'autobus del trasporto pubblico di Roma è stata fatta alla fine del mese di giugno e questo ha permesso di verificare sul campo la corretta funzionalità del sistema MALIBU e le sue performance.
Si tratta di un sistema tanto complesso nell'algoritmica che sottende i servizi, quanto semplice nella presentazione delle informazioni su piattaforma che saranno distribuite, a partire dal mese di settembre, come servizi pensati e rivolti agli utenti-decisori delle smart cities, in un'ottica di supporto all'ottimizzazione della gestione delle casse comunali, in città sempre più sicure e green e sempre più orientate al comfort e benessere degli utenti della strada e dei cittadini.
Il servizio principale, MALIBU-RCM, esplicitato dallo stesso acronimo (MAchine LearnIng on BUs for road status assessment), è quello legato all'utilizzo del machine learning a partire da immagini acquisite da una videocamera installata frontalmente al mezzo. Grazie ad un intenso addestramento della rete, che ha visto la segmentazione e il labelling di oltre 30.000 immagini, è stata realizzata una rete in grado di rilevare e perimetrare in modo automatico i principali difetti superficiali presenti sul manto stradale, correttamente posizionati su GIS grazie alla georeferenziazione degli stessi con i dati di posizionamento rilevati con antenna GNSS di altissima precisione, con correzione RTK.
A questo servizio di rilevamento e monitoraggio dei difetti stradali, sempre nell'ottica delle smart cities si aggiunge, tra i vari, un altro servizio, innovativo nel suo genere, legato al rilevamento della qualità dell'aria lungo le tratte percorse dal mezzo strumentato. Questo servizio, anch'esso opportunamente vincolato ai segmenti stradali in cui le strade urbane sono state scomposte, permette di assicurare una maggiore copertura del monitoraggio dei principali inquinanti distribuiti sulle strade, rispetto alle tradizionali centraline di monitoraggio.
È intuibile come il dispiegamento di una flotta di mezzi così strumentata potrà fornire un innovativo e fondamentale supporto alle decisioni sia delle amministrazioni comunali che degli enti/società preposti a tali monitoraggi, facilitati anche nelle operazioni che richiedono tempistiche di reazione e gestione rapide, grazie all’integrazione della rete 5G di cui le principali città sono oggi coperte.
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