ESA - Immagine della settimana: Stretto di Cook, Nuova Zelanda (11 giugno 2023)

ESA - Immagine della settimana:  Stretto di Cook, Nuova Zelanda  (11 giugno 2023)

La missione Copernicus Sentinel-2 ci porta sopra lo stretto di Cook, che separa le isole del Nord e del Sud della Nuova Zelanda.

Lo stretto di Cook prende il nome da James Cook, che fu il primo europeo a navigarlo. Si presenta largo solo 23 km nel suo punto più stretto, per cui in una giornata limpida è possibile vedere attraverso di esso. Questo stretto è anche conosciuto come uno degli specchi d'acqua più aspri e imprevedibili del mondo, a causa di forti venti, di correnti contrastanti e di maree variabili.

Questo ambiente così dinamico è qui mostrato con varie sfumature di blu e vortici nell'acqua. Entrambe le sponde presentano ripide scogliere che nell'immagine assumono il colore bianco a causa dalle grandi onde che si infrangono contro la costa rocciosa.

La Nuova Zelanda comprende molte isole, sebbene l’ Isola del Nord e l’ Isola del Sud siano le più grandi. L’Isola del Nord, visibile sulla destra, ospita Wellington, la capitale della Nuova Zelanda, che si trova sulle colline e sulla costa intorno alla baia, nell'estremo sud dell'isola.

L’Isola del Sud è collegata all’ Isola del Nord da un servizio di traghetti vanno da Wellington a Picton, una città portuale vicino l’inizio del Queen Charlotte Sound. Il Queen Charlotte Sound è una profonda insenatura visibile in blu scuro nella parte superiore dell'Isola del Sud. Al suo interno numerosi traghetti possono essere riconosciuti come puntini bianchi.

Spostandosi verso sud, un mosaico di campi agricoli copre la pianura di Wairau e circonda la città di Blenheim, visibile in grigio.

La pianura è attraversata da diversi fiumi. Il più grande che appare nell'immagine, il fiume Wairau, è uno dei più lunghi della Nuova Zelanda. Può essere visto serpeggiare attraverso i campi e dividersi in bracci separati, che alla fine entrano nella Cloudy Bay nello stretto di Cook. Il braccio più meridionale del fiume forma un estuario, che alimenta una rete di stagni, paludi e lagune, riparata dall'Oceano Pacifico da un banco di massi lungo 8 km.

 

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Cook Strait, New Zealand

 

The Copernicus Sentinel-2 mission takes us over Cook Strait, which separates New Zealand's North and South Islands.

Named after James Cook, who was the first European to sail through it, the Cook Strait is just 23 km wide at its narrowest point, so on a clear day it is possible to see across the strait. However, it is also renowned as one of the roughest and most unpredictable stretches of water in the world, owing to strong winds, conflicting currents and variable tides.

This dynamic environment is depicted here by the various shades of blue in the water and swirls. Both shores feature steep cliffs which, in the image, result in the white colour caused by the big waves crashing against the rocky coast.

New Zealand comprises many islands, though the North and South Islands are the largest. North Island, visible on the right, is home to Wellington, New Zealand’s capital city, which lies on the hills and shore around the bay in the extreme south of the island.

South Island is connected to North Island by a ferry service from Wellington to Picton, a port town near the head of Queen Charlotte Sound. The sound is a deep inlet visible in dark blue in the upper part of South Island. Numerous ferries can be spotted as white dots in the sound.

Moving south, a patchwork of agricultural fields cover the Wairau Plain and surround the town of Blenheim, visible in grey.

Several rivers cross the plain. The biggest in the image, the Wairau River, is one of the longest in New Zealand. It can be seen meandering through the fields and splitting into separate arms which eventually enter Cloudy Bay in Cook Strait. The southernmost arm of the river forms an estuary, which feeds a network of ponds, marshes and lagoons, sheltered from the Pacific Ocean by an 8-km-long boulder bank.

[Credits:  contains modified Copernicus Sentinel data (2021), processed by ESA - Translation: Gianluca Pititto]


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