ROMA. Una geografia della numerazione civica

ROMA. Una geografia della numerazione civica

Finalmente, oggi gli attori che operano quotidianamente o occasionalmente nella gestione e nel trattamento dei dati territoriali, possono disporre di una nuova opzione, affidabile, aggiornata e completa: la soluzione al problema del riferimento geografico dei numeri civici di Roma Capitale.

ROMA. E' considerata l'entità geografica di maggior dettaglio, relativamente alla stragrande maggioranza degli ambiti applicativi GIS oriented. E' la numerazione civica.

Quasi 500.000 punti univoci, rilevati direttamente su un territorio che assomiglia molto più a una provincia che ad un comune. Un lavoro immenso, quello su Roma Capitale, durato due anni ed oggi finalmente ultimato.

Non ci sono altre grandi parole per descrivere lo sforzo profuso da un'organizzazione composta da venti professionisti facenti capo alla STUDIO SIT & Location services e realizzato dapprima sul centro storico (2017) e successivamente sulla parte restante del territorio municipale. Certamente tanto hanno fatto la pianificazione iniziale ed il training, le richieste di omogeneità del dato manifestate anche in corso d'opera, e l'impegno di chi ha affrontato quest'avventura con grande spirito e tecnica. L'azienda ligure ha lasciato i propri addetti liberi di scegliere tra una modalità di rilevamento basata su strumentazioni mobile, un approccio più tradizionale da supporto cartaceo, un misto tra i due, oppure l'implementazione di una moltitudine di file audio agganciati alle coordinate geografiche di inizio e fine via. In tutti i casi, l'accuracy prodotta sfiora i 2 metri nel centro storico (amministrativo), ovverosia il civico è posizionato entro un raggio di due metri rispetto alla proiezione dell'ingresso sul marciapiede, lato strada. Mentre si mantiene quasi sempre al di sotto dei 5 metri all'esterno.

I toponimi rilevati sono quasi 16.000 (ivi comprese vie, vicoli, viali, piazze, strade, larghi, ma anche giardini, parchi, ponti, ecc..), salvo poche eccezioni tutti presenti all'interno dello stradario comunale e riportati come ivi descritto. Le discrepanze rispetto a quest'ultimo fanno riferimento alle vie soppresse ed a quelle di nuova inaugurazione, rispettivamente in meno ed in più.

Sono stati visitati luoghi ameni, meravigliosi, sconosciuti, degradati, pericolosi, e sono stati scoperti angoli unici e particolari, anche secondo i racconti dei residenti a Roma che lavorano abitualmente con la STUDIO SIT.

La mappatura della numerazione civica di Roma, che mai, si ritiene, era stata realizzata con simile dettaglio e completezza, presenta caratteri di complessità desumibili dapprima dai numeri, se è vero come è vero che i punti della capitale sono di poco superiori alla somma di quelli di Torino, Napoli, Genova e Milano, pur ricordando tuttavia che il capoluogo lombardo (la cui superficie è piuttosto ridotta e la cui capacità socioeconomica è amplificata dalla grande concentrazione edilizia e produttiva della odierna Città Metropolitana) non dispone di una numerazione civica commerciale, particolare che rende indubitabilmente esiguo il numero dei civici ad oggi attribuiti.

Vi sono aree, all'interno del centro storico, quali ad esempio quella che corrisponde indicativamente alla sola somma dei rioni Campo Marzio, Colonna, Sant'Eustachio, Trevi, Pigna, Ponte, Parione e Regola, la cui densità toponomastica è impressionante e pari a quasi 14.000 civici per una superficie inferiore ai 4 kmq. Per confronto, si valuti che le municipalità di Bresso (MI) e di Melito di Napoli (NA), entrambi fra i 10 comuni a più alta densità abitativa d'Italia, dispongono rispettivamente di circa 5300 e 2400 civici totali in analoga superficie, naturalmente distribuiti su contesti edilizi differenti.

Ancora, per chi non lo sapesse, il centro storico di Roma e segnatamente una buona parte della sua caratterizzazione amministrativa, presenta a tutt'oggi una numerazione civica del tutto unica e particolare, assegnata a inizio '800 e denominata Nomenclatura, secondo la quale i civici iniziano sulla parte sinistra di una strada per poi proseguire a ritroso al termine di questa, sulla parte destra, in certi casi comprendendo, secondo un'unica sequenza logica, altre vie o piazze collegate, come riferisce Roberto Colzi in Lo stradario della città di Roma nel 1825: giurisdizioni dei rioni e delle parrocchie.

 

Naturalmente per i rilevatori è stato spesso un piacere e un divertimento improvvisarsi un po' turisti nel salotto buono d'Italia, in pieno Centro Storico, acquisendo ogni giorno un grande quantitativo di punti nell'unità di tempo e sfruttando la grande abbondanza di targhe toponomastiche e di targhette della numerazione civica presenti sul campo, queste ultime rese disponibili su quasi il 100% delle aperture civili e commerciali di riferimento come in pochissime realtà italiane è stato riscontrato (tanto da consentire una ricostruzione toponomastica con pochi eguali in tutto il Paese in fatto di semplicità)!

Ben più laborioso si è dimostrato invece il lavoro nella parte esterna del territorio, non tanto per una qualche carenza di targhette, anche qui sorprendentemente ovunque presenti e chiare, quanto innanzitutto per l'enorme estensione geografica del comune, per le difficoltà ambientali tipiche delle grandi città (tra le quali si sono dovute affrontare talvolta situazioni complicate a livello di rapporti con la cittadinanza, quando non si è trattato di ricevere vere e proprie minacce ed inviti ad abbandonare immediatamente l'area pubblica in cui ci si trovava), per la difficoltà di percorrenza di numerose strade di collegamento esterne, sterrate e classificabili più dignitosamente come interpoderali, piuttosto che come vie o strade comunali vere e proprie.

A volte essere sul campo, a piedi o alla guida di un mezzo, tra stradine strette, impervie, lunghe, difficili da percorrere e lontane tra loro, può portare anche un senso di impotenza ed una consapevolezza di non riuscire a completare il lavoro della giornata senza che la superficie coperta e rilevata soddisfi neanche un po'. Un disagio, talora maturato anche a causa della sensazione di immensità di quel territorio comunale, quando ad esempio ci si è trovati tra le Località di Acilia, Vitinia e Infernetto con la necessità di coprire territori anche di recente e recentissima edificazione e privi di riferimenti indicativi di alcun genere, ebbene un disagio che riteniamo possa essere stato di grande insegnamento per tutti, di richiamo ai valori della nostra professionalità e di aiuto nel consolidamento dei valori morali e della persona. E poi, un caffè o una bevanda, un po' di relax, qualche minuto di meditazione per alcuni e tornava il senso di positività e di scoperta che ci ha accompagnati durante l'intero percorso.

I venti professionisti che hanno realizzato il progetto hanno agito secondo uno standard comune che ha consentito di evitare le sovrapposizioni informative, sia geografiche, sia toponomastiche. Ciascuno ha avuto in carico una o più aree secondo una ripartizione basata su criteri più morfologici ed infrastrutturali che non amministrativi: non sono cioè stati utilizzati i municipi, quanto piuttosto sono state colte tutte le occasioni divisorie offerte da un territorio fortemente antropizzato, quali grandi strade di collegamento prive di numerazione civica oppure fiumi (Tevere in testa) o grandi parchi e giardini.

Nella figura principale dell'articolo è riportata la suddivisione dei territori di rilevamento.

L'attività sul territorio è stata il cuore del progetto, irrinunciabile necessità, desiderio impagabile della massima copertura possibile. Per queste ragioni e con questi obiettivi ben chiari in mente, si è deciso fin da subito di ridurre al minimo l'apporto dei portali geografici generalisti, con i quali si è condiviso soltanto una delle milestones finali prossime alle attività di collaudo. Una scelta che ci ha portato talvolta a impiegare più tempo ma con il risultato tangibile ed evidente di disporre ora di un dato di maggiore qualità e durata.

Si, perchè un dato completo dura più tempo di un dato sommario e carente, specie nelle parti più impervie di un territorio. Questo in ragione del fatto che quando l'edilizia si espande lo fa evidentemente negli spazi che le sono concessi, in particolare nelle periferie; di conseguenza l'avere a che fare con un dato poco accurato in tali contesti aumenta esponenzialmente e rapidamente la sua lacunosità, riduce l'efficacia di quell'informazione geografica a coprire quei territori, in sostanza il suo appeal a servire a qualcosa. La copertura totale dei rilievo, invece, attenua, anche a distanza di anni la mancanza di completezza, rendendola trascurabile e compensabile con elaborazioni a margine, in funzione anche del tipo di applicazione che si intende dapprima realizzare e poi gestire.

Altrettanto cruciale l'aspetto dell'accuracy. Lo abbiamo più volte riferito anche in altri contributi: con riferimento alle informazioni oggettivabili sul territorio, un dato rigoroso e geograficamente preciso si posiziona in cima alla piramide commerciale dei valori. Non sembra infatti rallentare in alcun modo il trend crescente di richiesta del mercato sempre più indirizzato alla ricerca di dati completi-accurati-aggiornati, oramai necessari ad accompagnare, specie negli ambiti mobility e della telefonia, il progressivo raggiungimento dei nuovi standard esperienziali collettivi, rispettivamente nei segmenti autonomous car e 5G.

 FIGURA 2 Copertura totale del rilevamento

FIGURA 2. Copertura totale del rilevamento

 

FIGURA 3 Copertura del rilevamento centro storico

FIGURA 3. Copertura del rilevamento - centro storico

 

 

In linea generale sono sempre più eterogenee ed articolate le utilità che i diversi produttori di soluzioni che traggono il loro fondamento sull'informazione geografica possono concertare sulla base dati della toponomastica e della numerazione civica geografica; tra le altre citiamo, solo a titolo di esercizio di memoria, la programmazione delle attività di Protezione Civile o dei Vigili del Fuoco, a gestione razionale dei criteri di distribuzione dei cassonetti della RSU, la pianificazione della grande e media dstribuzione commerciale, la gestione dei servizi di soccorso tipo 118, quella delle utenze riferite ai sottoservizi a rete, quali gas, acqua, luce, le applicazioni di politica elettorale locale e nazionale, l'ormai storico geomarketing puro, la pianificazione razionale dei diversi servizi urbani al cittadino, per finire con ciò che almeno negli ultimi tre decenni ha stimolato per primo lo sviluppo di questo livello informativo geografico, ovverosia il supporto alla navigazione veicolare e pedonale attraverso gli svariati device che si sono succeduti negli anni.

FIGURA 4 Copertura del rilevamento centro storico 2 

FIGURA 4. Copertura del rilevamento - dettaglio del centro storico.

 

 

ROMA, come non l'avevamo mai vista. E come non avevamo mai avuto l'opportunità di analizzarla.

 

 

Valerio Zunino
Amministratore Delegato
Studio SIT & Location Services S.r.l.
Ph.D in Scienze Geocartografiche e Ambientali
AMFM GIS Italia Board Member

vQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.studiosit.it

 

Abstract ENG: The new geographical toponymy of Rome, performed by STUDIO SIT srl, totally comes from a field survey started in late 2017. Single house numbers compete with each other as for their accuracy and updating. Points are close to 500.000, reaching the total of those for Milan, Turin, Naples and Genoa. Sometimes the enormous surface of the municipality of Rome has represented a trouble for collectors, also with damaged roads, environmental findings and later built. But now, completeness and accuracy of this data put it strongly to the attention of most influential location intelligence players.

 

 


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