Con l'avvicinarsi delle festività natalizie i paesaggi gelidi tendono ad essere associati all'idea magica di un bianco Natale. Ma questa immagine di Copernicus Sentinel-3 sopra la Penisola Antartica suggerisce una prospettiva diversa.
La Penisola Antartica è la regione più settentrionale e più calda del continente antartico. Somiglia ad un braccio lungo 1000 km ricoperto di ghiaccio e che si estende verso la punta meridionale del Sud America.
La costa occidentale della penisola presenta oltre 100 grandi ghiacciai e numerose isole, tra cui la grande isola di Adelaide, visibile nella parte inferiore dell'immagine. Spostandoci verso nord vediamo le isole Biscoe, le isole Anversa e Brabante ed anche le isole Shetland meridionali, separate dalla punta nord-occidentale della penisola dallo stretto di Bransfield.
Visibili più a nord troviamo le isole Elephant e Clarence, che sono le più esterne dell'arcipelago delle Shetland meridionali. A est si trova l'iceberg A23a, attualmente il più grande del mondo. Nel 1986 esso si è staccato dalla piattaforma di ghiaccio Filchner-Ronne nell'Antartide occidentale, ma solo di recente - spinto dai venti e dalle correnti - ha iniziato ad allontanarsi rapidamente dalle acque antartiche. Come la maggior parte degli iceberg del Mare di Weddell, è probabile che A23a finisca nell'Atlantico meridionale, lungo un percorso chiamato ‘iceberg alley’.
Spesse piattaforme di ghiaccio si trovano lungo il lato orientale della penisola, tra cui abbiamo la famosa piattaforma di ghiaccio Larsen, una serie di tre piattaforme - A (la più piccola), B e C (la più grande) - che si estendono all’interno del Mare di Weddel.
Come molti luoghi sulla Terra, la Penisola Antartica ha subito un riscaldamento negli ultimi decenni. Si ritiene che questo riscaldamento abbia innescato il ritiro e la disgregazione della piattaforma di ghiaccio Larsen-B e della Larsen-A, che si è disintegrata quasi completamente nel gennaio 1995.
L'Antartide è circondato da piattaforme di ghiaccio, ma ci sono sempre maggiori indicazioni di assottigliamento e persino collasso. Lo studio delle piattaforme di ghiaccio è importante perchè queste strutture sono indicatori del cambiamento climatico. In effetti, la riduzione delle calotte glaciali dell'Antartide viene considerato un punto di svolta climatico. Secondo l' Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), i punti di non ritorno sono definiti come "soglie critiche in un sistema che, se superate, possono portare a un cambiamento significativo nello stato del sistema, spesso con la consapevolezza che il cambiamento è irreversibile".
L'impiego dei satelliti per monitorare l'Antartide nel corso dei decenni è essenziale, perchè i dati che ne derivano forniscono evidenze attendibili delle tendenze e consentono agli scienziati di fare previsioni sul futuro del continente.
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Icy landscape
As the holiday season swiftly approaches, frosty landscapes tend to be associated with the magical idea of a white Christmas. But this Copernicus Sentinel-3 image over the Antarctica Peninsula sheds light on a different perspective.
The Antarctic Peninsula is the northernmost and warmest region of the Antarctic continent. It resembles a 1000-km-long arm covered with ice, stretching towards the southern tip of South America.
The peninsula’s west coast features over 100 large glaciers and numerous islands, including the big Adelaide Island, visible at the bottom of the image. Moving north, we see the Biscoe Islands, Anvers and Brabant islands, and the South Shetland Islands, separated from the northwestern tip of the peninsula by the Bransfield Strait.
Visible further north, Elephant and Clarence Islands are the outermost of the South Shetland archipelago. To the east is the A23a iceberg, currently the largest berg in the world. It calved from the Filchner-Ronne ice shelf in West Antarctica in 1986, but only recently, driven by winds and currents, started drifting quickly away from Antarctic waters. Like most icebergs from the Weddell Sea, A23a is likely to end up in the South Atlantic on a path called iceberg alley.
Thick ice shelves lie along the eastern side of the Peninsula, including the renowned Larsen Ice Shelf, a series of three shelves – A (the smallest), B, and C (the largest) – extending into the Weddel Sea.
Like many places on Earth, the Antarctic Peninsula has experienced warming over recent decades. This warming is believed to have triggered the retreat and break-up of the Larsen-B Ice Shelf, and the Larsen-A Ice Shelf, which disintegrated almost completely in January 1995.
Antarctica is surrounded by ice shelves, but there are increasing reports about them thinning and even collapsing. Studying ice shelves is important because they are indicators of climate change. In fact, Antarctica’s shrinking ice sheets are considered a climate tipping point. According to the Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), tipping points are ‘critical thresholds in a system that, when exceeded, can lead to a significant change in the state of the system, often with an understanding that the change is irreversible.’
Using satellites to monitor Antarctica over decades is essential, because the data they return provides authoritative evidence of trends and allows scientists to make predictions about the continent’s future.
[Credits: Credits: contains modified Copernicus Sentinel data (2023), processed by ESA - Translation: Gianluca Pititto]