Epsilon Italia ancora una volta è stata presente alla Notte dei Ricercatori che l’Università della Calabria ha organizzato congiuntamente con Università Mediterranea di Reggio Calabria, Università Magna Græcia di Catanzaro, CNR – per tramite di sei suoi istituti (IBFM, ICAR, IIA, IIT, ITM,NANOTEC) – e Regione Calabria, attraverso il Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria, nell’ambito dell’evento “SuperScienceMe” 2019.
Il 27 settembre scorso, la sesta edizione Unical ha aperto le porte al pubblico a partire dalle 9.00, celebrando la ricerca, facendola conoscere alle migliaia di fruitori che hanno partecipato agli esperimenti, visitato i laboratori e i musei, assistito a dimostrazioni scientifiche e ammirato i prodotti scientifici e le tecnologie nate dalla ricerca accademica, startup, spin-off e aziende che operano nel settore dell’innovazione.
In particolare Epsilon Italia nell’illustrare ai visitatori i risultati raggiunti al termine del progetto “TEMAR – Tecniche e dispositivi per l’analisi e la valutazione del rischio di inquinamento delle acque di balneazione”,– ha evidenziato l’utilità di usare Copernicus come strumento di studio a basso costo per indagare le complesse dinamiche legate al monitoraggio della qualità delle acque costiere. Di particolare rilievo sono stati i risultati ottenuti a valle dell’applicazione di tecniche di data mining basate sull’uso di Open Data Cube, effettuate su centinaia di scene dei sensori OLCI e SLSTR di Sentinel 3 di Copernicus.
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