Dispositivi indossabili per il rilievo: lo smartwatch entra nel mondo del posizionamento ad alta precisione

Dispositivi indossabili per il rilievo: lo smartwatch entra nel mondo del posizionamento ad alta precisione

Uno studio recentemente pubblicato da Springer presenta un risultato sorprendente per il settore del posizionamento satellitare: anche gli smartwatch possono raggiungere precisioni dell’ordine del centimetro attraverso tecniche RTK (Real-Time Kinematic), avvicinando il mondo dei dispositivi indossabili alle prestazioni finora riservate ai ricevitori geodetici professionali.

La ricerca ha messo a confronto due modelli di smartwatch (Google Pixel Watch 1 e Samsung Galaxy Watch 6) con uno smartphone di fascia alta, il Google Pixel 5, utilizzato come riferimento. Gli esperimenti si sono svolti a Dunedin, in Nuova Zelanda, per circa quattro ore, con acquisizione dati ogni secondo, simulando scenari realistici di impiego. In alcuni test sono state usate antenne esterne, mentre in altri i dispositivi hanno operato con le loro antenne interne, più vicine all’esperienza quotidiana dell’utente.

I risultati sono stati sorprendenti. Con antenne esterne, smartwatch e smartphone hanno raggiunto precisioni centimetrico-livello e tassi di risoluzione delle ambiguità superiori al 99%, confermando la maturità delle tecnologie multi-costellazione anche su dispositivi consumer. È ancora più significativo il fatto che, con le antenne integrate degli smartwatch, uno dei modelli abbia ottenuto risultati analoghi, mantenendo un’elevata affidabilità lungo tutte le quattro ore di test.

Questo scenario apre prospettive interessanti per la geomatica, per l’Internet of Things e per le applicazioni territoriali mobili. Dispositivi indossabili, leggeri e sempre connessi potrebbero supportare attività di monitoraggio urbano, tracciamento sul territorio, rilievo rapido in ambienti complessi e condivisione in tempo reale di dati geolocalizzati. Naturalmente restano alcune criticità: la qualità delle antenne interne, la sensibilità al multipath, la durata energetica dei dispositivi e le condizioni operative al di fuori dei test controllati. Tuttavia, la direzione è ormai chiara.

Lo studio dimostra che il posizionamento RTK su smartwatch è tecnicamente possibile e già competitivo in situazioni brevi e controllate. In prospettiva, gli orologi intelligenti potrebbero entrare stabilmente nel set di strumenti dei professionisti del territorio, integrandosi con digital twin urbani, piattaforme di monitoraggio continuo e modelli predittivi.

Si tratta di una svolta culturale oltre che tecnologica: il posizionamento ad alta precisione esce dai laboratori e dai cantieri specializzati e arriva al polso dell’utente. Una promessa concreta di democratizzazione della geomatica e di diffusione capillare dei sistemi GNSS ad alta accuratezza.

Qui i riferimenti bibliografici all'articolo citato:

C Thu, P., Odolinski, R., Yong, C.Z. et al. First smartwatch RTK results: performance analysis of instantaneous, single-frequency multi-GNSS cm-level positioning with comparison to Google Pixel 5 smartphones. GPS Solut 30, 3 (2026). https://doi.org/10.1007/s10291-025-01965-y

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