L’anno scorso Stonex ha avuto la possibilità di contribuire alla raccolta dati utili al monitoraggio del Ghiacciaio del Belvedere in Piemonte. È stato impiegato il nuovo LiDAR per drone XFLY, che ha permesso di realizzare una dettagliata nuvola di punti in poco tempo. Andando ad integrare i dati raccolti con il resto delle informazioni in possesso del Politecnico di Milano, ottenute dal continuo monitoraggio del ghiacciaio.
Il Laboratorio di Misure Geodetiche e Fotogrammetriche del gruppo (LabMGF) del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale del Politecnico di Milano, coordinato dal prof. Livio Pinto, si dedica al monitoraggio del Ghiacciaio del Belvedere dal 2015.
Questo è un ghiacciaio alpino coperto da detrito (un cosiddetto “ghiacciaio nero”) situato in Valle Anzasca nella provincia del Verbano Cusio Ossola, ai piedi della parete Est del Monte Rosa. Il ghiacciaio copre un’area di circa 1.8 km2 e si estende da quota 2250 m s.l.m. fino a quota 1800 m s.l.m., dove si divide in due lingue terminali.
Il monitoraggio del ghiacciaio effettuato dal gruppo del Politecnico di Milano si basa principalmente su tecniche di ricostruzione fotogrammetrica per ottenere dei modelli 3D della superficie del ghiacciaio.
Dal 2015, ogni anno, sono stati eseguiti rilievi da drone durante il periodo primaverile-estivo. Il dato risultante di ogni rilievo è una nuvola di punti che può essere confrontata con modelli antecedenti, per visualizzare spostamenti e variazioni di volume. In aggiunta ai voli da drone, è stata ricostruita la geometria del ghiacciaio nel 1977, 1991, 2001 e 2009 tramite immagini storiche acquisite da voli fotogrammetrici negli anni passati. Dal 2021, una coppia di fotocamere controllabili da remoto permette di ricostruire giornalmente l’arretramento della lingua terminale del ghiacciaio nord-ovest.
La morfologia del ghiacciaio sta cambiando drasticamente dal 2001, anno in cui è iniziata la fase di regresso del ghiacciaio, mostrando una significativa perdita di volume di ghiaccio, arretramento della lingua e riduzione di spessore. Dal 2015 ad oggi, è stata misurata una perdita media di circa 3 milioni di metri cubi/anno, un arretramento della lingua terminale medio di circa 20 metri/anno e una perdita di spessore media circa 2 metri/anno. Le misure degli ultimi tre anni stanno mostrando un’ulteriore accelerazione della regressione del ghiacciaio. Per maggiori informazioni, si può fare riferimento al sito web del progetto: https://labmgf.dica.polimi.it/projects/belvedere/.
Stonex ha contribuito alla realizzazione di un modello 3D effettuato il 30 agosto 2023 in prossimità della fronte del lobo nord-ovest del ghiacciaio, dove era da poco avvenuta una grossa colata di detrito che ha interessato il ghiacciaio. Il rilievo è stato effettuato utilizzando il nuovo LiDAR da drone XFLY e il volo ha richiesto 30 minuti per coprire l’area di interesse. L’elaborazione in ufficio con FLYpost, rispetto alla fotogrammetria, è di gran lunga più rapida e prevede il processamento cinematico della traiettoria di volo, da cui avviene la ricostruzione della nuvola di punti e la relativa colorazione.
La nuvola di punti LiDAR è stata usata per calcolare il volume del materiale accumulato dalla colata di detrito tramite un confronto con una nuvola di punti fotogrammetrica ottenuta da un volo da drone del Politecnico di Milano il 28 luglio 2023 (pre-evento). Dal confronto, è risultato un volume di accumulo di circa 206,000 m3.
Il dato LiDAR ottenuto con Stonex XFLY è stato così inserito tra i campioni di dati del ghiacciaio e confrontato con i precedenti rilievi fotogrammetrici.
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