L’agenda della XIV edizione di RemTech Expo si arricchisce di temi nuovi e centrali in materia di normativa, semplificazioni, risanamento, riqualificazione, rilancio, tecnologie, innovazione, ricerca, economia circolare, sostenibilità. Ne hanno parlato, in occasione della riunione del Comitato Tecnico Scientifico, gli esperti di REMTECH. Si è riunito il 06 Aprile in videoconferenza, il Comitato Tecnico Scientifico di RemTech con la conduzione di Igor Villani di Arpae, coadiuvato dal Prof. Vito Felice Uricchio del CNR-IRSA, e Silvia Paparella, General Manager di RemTech Expo.
Hanno preso parte all’incontro, animando un dibattito estremamente colto e vivace, settanta tra i massimi esperti della filiera del risanamento ambientale, rappresentanti dei Ministeri, Amministrazioni, Istituzioni, Agenzie per l’Ambiente, Università, Associazioni, Imprese, Industria, Professionisti, e realtà autorevoli che, da quest’anno, entrano nella grande famiglia di RemTech, Albo Nazionale Gestori Ambientali, Asvis, Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Cassa Depositi e Prestiti, Sigea.
Le principali novità che vengono introdotte nel palinsesto dell’edizione 2020 di RemTech, riguardano le tematiche della normativa, semplificazioni, risanamento ambientale, riqualificazione, ma anche del rilancio del sistema economico, tecnologie, innovazione, ricerca, economia circolare, sostenibilità e naturalmente Green New Deal.
In apertura dei lavori è intervenuto il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, Roberto Morassut, che ha condiviso spunti ed aggiornamenti cruciali ed ha evidenziato come le iniziative normative che il Ministero sta portando avanti in questo momento non possono che dare un nuovo impulso al risanamento ambientale, settore divenuto oggi più che mai strategico per il Paese e come, a tale riguardo, il DPCM 22 marzo 2020, ad adiuvandum, potrebbe anche prevedere un codice specifico per le bonifiche come attività in deroga al blocco previsto a causa dell'epidemia in atto. “Le bonifiche devono essere un volano economico in grado di veicolare investimenti interni al nostro Paese ma anche provenienti dall'estero, con riconversione dei brownfields e aumento dei valori di mercato dei territori risanati” ha proseguito il Sottosegretario che ha poi sottolineato “La semplificazione è auspicabile e possibile ma è fondamentale la collaborazione tra tutti gli Enti e le Forze interessate, e la competenza e professionalità a tutti i livelli, ottenuta anche attraverso la formazione del personale degli Enti interessati”. “L'innovazione è uno strumento strategico di ottimizzazione dei processi di bonifica” ha inoltre aggiunto “Un eventuale provvedimento normativo può dare impulso e sicurezza agli operatori ma già da ora, a norma attuale, c’è possibilità di inserire processi di innovazione, come ad esempio il fitorimedio”. “Per gli alti scopi etici ed ambientali, gli aspetti di legalità devono essere sempre assicurati per potere consentire che il mercato sia libero e prevalga la concorrenza” ha infine concluso il Sottosegretario.
l Gen. Giuseppe Vadalà, proseguendo, ha sottolineato che "A tre anni di distanza dall'inizio della missione del Commissario e dell'Arma dei Carabinieri per gli 81 siti commissariati e sotto infrazione europea, sono stati bonificati o messi in sicurezza 41 siti, risparmiati altri € 14.800.000,00 su base annuale, che hanno portato la sanzione attuale semestrale a € 9.800.000,00 rispetto a € 42 milioni iniziali del 2014. Questo grazie alle forze che questo Paese possiede. In primis il Ministero dell'Ambiente, e ringrazio per questo il Sottosegretario Roberto Morassut, il Sistema Nazionale Snpa e le Arpa Regionali che sono diventati il principale partner, grazie all'opera del Presidente Stefano Laporta e del Direttore Generale Alessandro Bratti, la Comunità tecnico-scientifica di RemTech e in particolare il Direttore Silvia Paparella e il Coordinatore Scientifico Igor Villani per l'imponente e importante lavoro effettuato, le Regioni, i Comuni, le nostre Stazioni appaltanti, fra le più importanti, Invitalia, Sogesid, l'Unità Tecnico Amministrativa di Napoli della PCM e il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche di Sicilia e Calabria”.
Nel corso della riunione, Alfredo Pini di Ispra, anche coordinatore scientifico di ChemTech, ha ricordato come la ricerca e l’innovazione tecnologica siano alla base di un nuovo modello di sviluppo, coerente con gli indirizzi di sostenibilità e circolarità, e come, per la creazione di tale contesto favorevole, sia necessario rimuovere ostacoli normativi e promuovere l’accettabilità sociale delle scelte. “Ma negli ultimi giorni” ha aggiunto “l’emergenza sanitaria ha completamente cambiato il quadro, determinando una nuova centralità nel governo di processi di investimento e ammodernamento del Paese auspicabilmente più veloci e rendendo le scelte ambientalmente compatibili il vero criterio guida della ripresa economica”.
“L’alto valore delle relazioni della giornata di oggi “ ha affermato Vito Uricchio del CNR-IRSA “pone le basi per costruire insieme e consolidare nel tempo una sinergia tra sistema industriale, mondo istituzionale e parti sociali che possa attivare un impegno condiviso pro-attivo e responsabile, che dia vita ad un circolo virtuoso di valorizzazione dell’innovazione scientifica e di emulazione reciproca, fondata su principi di sostenibilità ambientale, economica, temporale, sanitaria ed etica”.
Guido Bonfedi di Eni Rewind dichiara che “Per Eni Rewind gli interventi di bonifica sono obiettivi centrali per lo sviluppo dell’economia circolare applicata alla sostenibilità. Obiettivi che sono raggiungibili solo a condizione che siano privilegiati e incentivati processi di bonifica sostenibili in termini ambientali, come MISP o tecnologie in situ, e non investimenti non traguardabili. Inoltre, devono essere definiti strumenti normativi che diano certezza nei tempi degli iter amministrativi e che non rallentino lo sviluppo industriale di tali aree: a tale scopo Eni Rewind propone agli enti tecnico-scientifici e di controllo confronti tecnici per testare e consolidare l’utilizzo di strumenti di caratterizzazione maggiormente efficaci (Flux chamber/campionatori passivi). Infine promuoviamo, anche attraverso valutazioni tecnico-amministrative con gli enti preposti, il massimo riutilizzo delle acque di falda trattate nei processi industriali”
“RemTech si pone come piattaforma del futuro per i temi del risanamento ambientale e non solo” ha poi concluso Silvia Paparella “stiamo per questo studiando nuovi possibili scenari” ed ha aggiunto “Servirà sempre più coesione e nuovi strumenti di dialogo e confronto tra sistema tecnico, tecnologico, scientifico e politico. In tal senso, oggi abbiamo sicuramente compiuto un ulteriore e significativo passo in avanti... insieme!”.
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