Come valutare la FAIRness dei dati geospaziali

Come valutare la FAIRness dei dati geospaziali

Il 28 febbraio dalle 10.30 alle 13 si è tenuto il webinar “Practicing FAIRness for geospatial and cross-border data”, organizzato dal progetto GO-PEG (Generation of cross border Pan European Geospatial Datasets and Services).

Nella prima parte del webinar, cinque interventi di rappresentanti di spicco delle istituzioni Europee coinvolte a vario titolo nel ciclo di vita delle data policies che stanno già avendo impatto nel settore geomatico, hanno evidenziato come i vari atti legislativi, già in vigore o in procinto di esserlo, possano contribuire a stimolare e sostenere una vera economia dei dati.

Daniele Rizzi di DG-CONNECT ha relazionato sulla EU Data Strategy e le sue implicazioni sugli open data, soprattutto alla luce della recente entrata in vigore del Regolamento Europeo su High Value Datasets. Hannes Reuter di Eurostat ha illustrato sfide ed opportunità legate alla creazione di Pan-European datasets. Stefan Jensen dell’Agenzia Ambientale Europea ha condiviso le iniziative dell’Agenzia in materia di dati FAIR e del loro contributo al Green Deal data space. Marco Minghini del JRC ha spiegato il contributo offerto dalle INSPIRE Good Practices all’applicazione dei principi FAIR ed infine Antje Kügeler di data.europa.eu ha illustrato i trend e le sfide della condivisione dei dati geospaziali all’interno dello European Data Portal.

Nella seconda parte del webinar sono stati trattati nel dettaglio gli aspetti dell’applicazione dei principi FAIR negli use cases del progetto GO-PEG.

Stefania Morrone di Epsilon Italia ha illustrato la metodologia adottata, soffermandosi anche sul fatto che, partendo da metadati (di dati geospaziali) conformi ad INSPIRE, la conversione automatica dei metadati nella codifica GeoDCAT-AP presenti dei problemi non ancora risolti a livello europeo, che si ripercuotono sui risultati della validazione della FAIRness di dati e metadati. Oltre che soffermarsi su aspetti prettamente sintattici, è stato posto l’accento anche su una serie di accorgimenti previsti dai principi FAIR, che richiedono la definizione ed attuazione di aspetti organizzativi da prendere a livello nazionale. Ad esempio si consideri l’uso di vocabolari controllati, di identificativi unici e persistenti a livello globale, di informazioni dettagliate ed accurate che descrivano i dati all’interno dei metadati. Si è posto l’accento sulla necessità di concordare come una procedura di valutazione della FAIRness specifica per i dati geospaziali, al fine di migliorare la qualità dei cosiddetti “asset digitali”, costituiti dai dati geospaziali e dai loro metadati.

Nella parte finale del webinar i partner del progetto GO-PEG hanno condiviso i risultati della valutazione dell’applicazione dei principi FAIR nei 6 use cases di progetto, effettuata utilizzando i test del tool FAIR-Enough, soffermandosi anche su come superare alcune non conformità rilevate dal tool.

L’interesse crescente della comunità geomatica rispetto alle tematiche legate all’applicazione dei principi FAIR in ambito geospaziale è testimoniato dagli oltre 130 partecipanti al webinar.

Le presentazioni e la registrazione del webinar sono disponibili qui.

 


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