Ai tanti messaggi di cordoglio che stanno giungendo alla famiglia e a EsriItalia anche noi di mediaGEO, GEOmedia e Archeomatica, vogliamo aggiungere commossi qualche parola in ricordo di Bruno Ratti, Presidente della Esri Italia, scomparso il 1* gennaio. Gli siamo grati per molte cose e molte volte le nostre strade si sono intrecciate trovando in lui un interlocutore intelligente e sensibile.
Ratti è stato in tutti questi anni non solamente un protagonista della cultura scientifica geografica in Italia e della sua diffusione sulle frontiere più innovative ma soprattutto ha rappresentato una figura di imprenditore straordinaria e con grande capacità di visione, dai tanti talenti tecnologici e creativi, ma soprattutto dalla ricca e forte caratura etica e umana.
Un imprenditore consapevole che la finalità del proprio impegno - tante e importanti le iniziative da lui realizzate con successo - era quella di porre la tecnologia al servizio dell’uomo.
Una finalità a lui sempre presente che ne ha determinato lo stile e il modo di lavorare. Con ostinata passione, cuore, intelligenza Il suo “Manifesto per la Società 5.0” invita tutti noi a lavorare per “il paradigma di una società con al centro l’uomo che bilanci il progresso economico con la soluzione dei problemi sociali attraverso un sistema che integri fortemente il cyberspazio con lo spazio fisico”. Impegno, integrità, intensità sul lavoro come avvicinamento a ciò che sovrasta la nostra umanità.
Questa l’eredità di Bruno Ratti. Come tutte le eredità un compito.
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