Oggi proviamo a rispondere ad una domanda che molto spesso leggiamo sui forum o sui social: “Si può fare fotogrammetria con un drone DJI Mavic Mini?” In effetti il piccolo di casa DJI suscita un notevole interesse per le sue caratteristiche estremamente interessanti (pieghevole, 249 grammi di peso, dotato di gimbal stabilizzato su 3 assi, risoluzione 2.7K, GPS, etc.). La domanda, però, che tutti si pongono è se queste caratteristiche sono sufficienti per utilizzarlo come strumento di lavoro: può un DJI Mavic Mini essere impiegato per la fotogrammetria?
Visto il grosso interesse il team di Strumenti Topografici ha voluto testare il piccolo SAPR inoffensivo, direttamente sul campo, ottenendo risultati di tutto rispetto.
Il team ha deciso di provarlo sia sui rilievi di facciate, sia su rilievi topografici, raggiungendo una precisione davvero insperata.
Quali sono gli strumenti utilizzati?
Per rilevare i punti d’appoggio i tecnici di Strumenti Topografici hanno utilizzato una stazione totale per il rilievo di facciate e un GPS Emlid Reach RS2 per il rilievo di un terreno.
Hanno poi pianificato una missione di volo per il DJI Mavic Mini.
Al termine del rilievo, hanno elaborato i dati raccolti, primacon una versione Standard di Agisoft Metashape per realizzare la nuvola di punti e, poi, hanno trasferito la nuvola in Topografo, il software per la topografia 2D e 3D, per la creazione di prospetti, sezioni e ortofoto.
Il test, dunque, ha prodotto risultati davvero sorprendenti, tanto da spingere i ragazzi di Strumenti Topografici a condividere i dataset per dare modo di effettuare test personali.
Vuoi provare anche tu ad elaborare i risultati?
Clicca qui: https://www.strumentitopografici.it/dataset-mavic-mini-geomedia/
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