Con l’auspicio che ciò possa essere d’aiuto al mondo della ricerca e della scuola si ricorda che in base al comma 2 della legge 13 luglio 2015, n. 107 "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione" in relazione alle finalità del potenziamento, le istituzioni scolastiche effettuano “la programmazione triennale dell’offerta formativa per il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per l’apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali”.
Come chiarisce il comma 5, “al fine di dare piena attuazione al processo di realizzazione dell’autonomia e di riorganizzazione dell’intero sistema di istruzione, è istituito per l’intera istituzione scolastica, o istituto comprensivo, e per tutti gli indirizzi degli istituti secondari di secondo grado afferenti alla medesima istituzione scolastica, l’organico dell’autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle istituzioni scolastiche come emergenti dal piano triennale dell’offerta formativa”
I docenti dell’organico dell’autonomia, quindi, concorrono alla realizzazione del piano triennale dell’offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento.
Sulla base di quanto sopra esposto, le ore di potenziamento risultano essere degli utilissimi strumenti di diffusione per i saperi nel settore della geomatica e delle scienze e tecnologie per i beni culturali in tutte le istituzioni scolastiche sopra citate.
Nel Liceo Galilei di Catania si stanno sviluppando tante collaborazioni con organismi internazionali come ETEE (http://etee.org.uk), RSA (https://www.thersa.org/) ed altri, progettando azioni didattiche rivolte anche ad alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) attraverso itinerari pluridisciplinari, così come richiesti anche dai nuovi dettami per gli esami di stato (O.M. n. 205 dell’11-3-2019).
Gli agreements tra istituzioni scolastiche siciliane, europee, ma non solo, di ogni ordine e grado potrà garantire utilissimi volani di sviluppo e diffusione delle competenze, delle conoscenze e delle abilità in tali settori, diffondendo tali saperi a partire dai più piccini attraverso implementazioni di strategie di peer education.
Si sceglie anche la strada della peer education poiché è «un intervento che mette in moto un processo di comunicazione globale, caratterizzato da un’esperienza profonda ed intensa e da un forte atteggiamento di ricerca di autenticità e di sintonia tra i soggetti coinvolti. Questa pratica va oltre la consueta pratica educativa e diviene una vera e propria occasione per il singolo soggetto, il gruppo dei pari o la classe scolastica, per discutere liberamente e sviluppare momenti transferali intensi» (Panzavolta 2004).
Panzavolta S., Peer education: l’educazione tra pari che passa conoscenze. L’educazione fra pari per sviluppare il sapere, modi di fare, credenze e abilita e per far crescere la responsabilità. on-line: http://www.bdp.it/content/index.php?action=read&id=1133.
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