Il lancio era previsto per la notte scorsa, mercoledì 2 dicembre 2015 alle ore 4:15 GMT (ore 5:15 di mattina in Italia) dalla base di lancio di Kourou in Guyana francese con un razzo VEGA(Vettore Europeo di Generazione Avanzata) e avrebbe dovuto accompagnare nello spazio la sonda per 105 minuti circa. Invece il "NO GO" è stato dato a causa problemi al quarto stadio del Vettore.
VEGA è basato quasi tutto su tecnologia italiana e stasera alle 19 avremo la conferma o la cancellazione del sesto lancio del vettore. Questo lancio sarà l’ultimo a contratto Verta (Vega Research fan Technology Accompainment) perché i prossimi voli saranno a carattere commerciale e ciò segna un cambio di passo per il progetto.
Il commento del presidente Battiston: “A questo punto, se ci sono, come la teoria di Einstein prevede, difficilmente potranno passare inosservate” - e continua affermando - “Le onde gravitazionali sono l’ultima frontiera dell’astrofisica: la traccia a tutt’oggi inafferrabile della forza più elusiva che permea il nostro Universo. Elusiva al punto che solo quando da tranquille onde diventano veri e propri tsunami – a seguito di eventi gravitazionalmente catastrofici come, per esempio, la collisione fra due buchi neri – possiamo sperare di registrarne le increspature. E il sistema messo a punto dall’Agenzia Spaziale Europea sembra aver tutte le carte in regola per riuscirci”.
L'obiettivo di LISA Pathfinder
Come avevamo già introdotto nella notizia precendete: Un overview su LISA Pathfinder , la sonda dovrà scoprire se effetivamente esistono le onde gravitazionali, studiandole dallo spazio e dimostrando che è possibile controllare e misurare con una precisione elevatissma il movimento di due test di massa (in lega d’oro e platino) in una caduta libera gravitazionale quasi perfetta, che verrà monitorata da un complesso sistema di laser.
La fase più importante e difficile per gli ingegneri del centro di controllo ESOC a Darmstadt, Germania, è quella iniziale. LISA Pathfinder si inserirà in un’orbita di parcheggio transitoria e leggermente ellittica. Poi gli esperti seguiranno la sonda fino alla sua destinazione finale, cioè il punto di Lagrange L1, una posizione virtuale di equilibrio gravitazionale nello spazio a circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra in direzione del Sole. LISA Pathfinder è il precursore tecnologico dell’osservatorio spaziale di onde gravitazionali pianificato dall’ESA come terza grande missione nel suo programma scientifico Cosmic Vision. La missione durerà in tutto 6 mesi.
LISA Pathfinder è una sonda, pesante circa 1900 chilogrammi, per cui è stato fondamentale il contributo italiano, sia scientifico che tecnologico. I sensori inerziali sono stati realizzati dall’Agenzia Spaziale Italiana (che ha contribuito con una partecipazione del 13%) con il prime contractor industriale CGS (Compagnia Generale per lo Spazio) su progetto scientifico dei ricercatori dell’Università di Trento e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare guidati dal Principal Investigator dell’esperimento, Stefano Vitale. Per realizzare la sonda sono stati necessari 15 anni.
Una piccola introduzione su eLISA
Si tratta di un interferometro spaziale che sarà costituito da tre satelliti posti a 5 milioni di chilometri l’uno dall’altro secondo un pattern che ricorda un triangolo equilatero, tutti in movimento su un’orbita eliocentrica. I tre satelliti saranno in grado di captare anche le minime oscillazioni derivanti dal passaggio di un’onda gravitazionale in base al loro spostamento. La missione sarà unica nel suo genere perché saranno in grado di rilevare anche piccoli spostamenti, dell’ordine di qualche picometro, il che è davvero straordinario.
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